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“FERRARI” : UN FILM CHE MOSTRA LE DUE DONNE DEL DRAKE

FERRARI : UN FILM CHE MOSTRA LE DUE DONNE DEL "DRAKE"

Erano anni che non entravo in una sala per vedere un film e quale occasione migliore se non quella di vedere il nuovo film di Michael Mann “Ferrari”.
Un cast interessante e di spicco danno vita all’anno 1957, anno difficile per la Ferrari e per il Commendatore, l’azienda ha bisogno di ulteriori risorse e i numerosi incidenti e le poche vittorie non creano una buona atmosfera per la sopravvivenza e crescita dell’azienda di Maranello. Il figlio legittimo Dino è morto da poco evidenziando una profonda spaccatura nel legame tra Enzo e la moglie Laura interpretata da una splendida Penelope Cruz. Rapporto sempre più alla deriva e legato all’azienda dopo la scoperta di lei dell’esistenza della seconda famiglia dell’imprenditore con Lina Lardi da cui il Drake ha un figlio, Piero. Un film su Enzo Ferrari che risulta essere emozionante e che evidenzia la difficoltà dell’epoca nel lato automobilistico, la pericolosità del motorsport, la grande passione e amore verso il suo lavoro e la sua azienda, ma manifesta anche il suo lato di uomo. Diviso tra due famiglie, supportato da due donne fragili e forti allo stesso tempo che sono indispensabili per la sua vita privata e lavorativa. Alla frase “Dietro un grande uomo c’è una grande donna”, per Ferrari possiamo dire che erano due, fino ad ora il loro ruolo era rimasto nell’ombra senza mostrare quanto le loro presenze fossero importanti e fondamentali per un uomo dal carattere tutt’altro che semplice, duro e determinato, passionario e sognatore. Ottima interpretazione per Shailene Woodley nei panni di Lina che pazientemente, ma con tenacia dice la sua e accompagna Ferrari nel viaggio della vita imprenditoriale lasciando spazio alla presenza della moglie, distrutta dal dolore ma con potere imprenditoriale e di supporto all’amministrazione dell’azienda nata anche dai suoi sacrifici. Entrambe sanno come agire e conoscono il momento in cui esprimersi e farsi da parte. Strepitoso Adam Driver che guida nel vero senso della parola la storia di questo uomo stupendo che è Ferrari, non solo imprenditore, bensì uomo schivo ma presente, freddo ma passionario, ascoltatore indipendente che caparbio segue e persegue il suo obiettivo senza arrendersi. Un altra donna appare poche volte ma in modo significativo, la mamma del Drake, un personaggio un pò bitchy, così spigolosa e lapidaria da diventare audacemente comica. Interpretata da Daniela Piperno, era una donna straziata dal dolore per aver perso il marito e il primo adorato figlio, ed è per quello che scatena la sua rabbia e insoddisfazione su suo figlio Enzo, che mortifica e fa a pezzi ad ogni occasione.
Che dire, un film da vedere nelle sale e anche sul divano per farsi una maggiore idea degli anni 50 e delle corse automobilistiche, per vivere l’emozione dell’ultima Mille Miglia vinta per la prima volta dalla Volpe Argentata Piero Taruffi che da anni ambiva al gradino più alto del podio assoluto. Ma non solo, questo film permette veramente di vivere e vedere tutto anche con gli occhi delle due donne vicine ad Enzo Ferrari e comprendere ancor di più il suo lato da uomo e da padre e quanto le sue donne lo abbiano sostenuto e messo alla prova, forgiando l’imprenditore diventato simbolo in tutto il mondo.
Un film da non perdere per vivere il mito Ferrari anche negli anni piu’ difficili e comprendere sempre piu nel profondo questo intramontabile mito italiano.

Buona visione!

Anna Mangione

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