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JENNI SONZOGNI SI RACCONTA A WHEELSANDHEELS

Jenny Sonzogni si racconta a Wheelsandheels
A Wheelsandheels si racconta la giovane ventenne Jenni Sonzogni.
Un inizio in kart per lei per passare poi alle monoposto nel Campionato Formula X, dallo scorso anno si è avvicinata all’avventura del RallyCross, ma sentiamo dalla sua voce i suoi inizi, la sua carriera e i suoi progetti per questa stagione 2023.
– Ciao Jenni vogliamo iniziare la nostra intervista partendo dai tuoi inizi, come ti sei avvicinata al mondo dei motori?
Tutto è iniziato grazie a mio papà. Lui è appassionato di motori e da giovane correva in motocross. Io volevo fare lo stesso ma lui preferì mettermi sulle quattro ruote per una questione di sicurezza. Così a 4 anni ho provato per la prima volta un kart in un circuito vicino a casa e da lì è stato amore a prima vista. Inizialmente era semplicemente un modo per divertirmi nei weekend, poi dai 6 anni abbiamo iniziato con le gare ed è diventato un vero e proprio sport, oltre che la mia passione più grande.
– Dalle Predator’s alle esperienze in RallyCross, come mai questa scelta e quale delle due preferisci?
La scelta di lasciare le competizioni in kart è venuta un pò da sè perchè avevo il desiderio di fare uno step successivo. La formula Predator è stata la prima scelta abbordabile per il nostro budget, poi grazie all’aiuto di altre persone che mi stanno oggi a cuore siamo riusciti a fare un anno in Formula 4, che mi ha insegnato molto e fatto migliorare sia come pilota che come persona. Per il 2022 il Rallycross è stata una scelta alternativa in seguito a un cambio di piani che non è dipeso da noi, perciò grazie a delle conoscenze ci siamo orientati in quel mondo.
– Ruote coperte o ruote scoperte cosa preferisci?
Senza dubbio ruote scoperte, la sensazione di velocità e grip che viene da una monoposto a oggi non me l’ha data nessuna macchina a ruote coperte.
– La tua gara del cuore e perchè?
La mia gara del cuore è Monza 2021. E’ stata la mia prima gara in Formula 4 (del campionato Formula X), e per la prima volta ho gareggiato in un circuito dove avevo sempre visto correre i miei idoli. In più il circuito di Monza ha un’atmosfera magica. Solo chi ci ha guidato può capire. Poi il fatto che abbiamo chiuso il weekend con una doppia vittoria è stata la ciliegina sulla torta.
– Il tuo circuito preferito e il circuito in cui vorresti gareggiare?
Il mio circuito preferito è Imola, le Acque Minerali sono il punto in assoluto che preferisco, ma in generale non c’è una curva che non mi piaccia di quella pista. Un circuito dove vorrei gareggiare in Italia è il Mugello, perché è l’unico dei big che ancora mi manca, mentre guardando all’estero direi il circuito di Spa.
– Descriviti in tre parole.
Determinata, Competitiva e Precisa.
– Come ti prepari alle gare? Hai allenamenti particolari che segui per prepararti alle gare?
In linea di massima seguo una preparazione atletica che mi porta a fare settimanalmente 3 giorni di allenamento fisico in palestra con esercizi specifici (soprattutto parte superiore del corpo e collo) e 1 giornata di allenamento in kart. Poi ovviamente il programma cambia in base a test infrasettimanali o in occasione dei weekend di gara.
– Il motorsport è da sempre identificato come uno sport maschile anche se le donne stanno aumentando in ogni ruolo, tu hai avuto dei momenti difficili in quanto donna? La convivenza coi colleghi maschi è sempre stata semplice?
Onestamente essendo entrata in questo mondo fin da piccolissima ci sono cresciuta dentro e non ho mai avuto problemi con i miei “colleghi” maschi. Dal momento che ho sempre concorso nelle stesse classifiche dei ragazzi sono cresciuta con l’ideale che “una volta indossato il casco siamo tutti uguali”, perchè poi a livello di classifica era effettivamente così. Perciò la convivenza con gli altri non è mai stata particolarmente difficile, a volte è capitato di sentir parlare alle spalle, ma effettivamente capita anche tra piloti dello stesso sesso perciò mi sono sempre sentita trattata come tutti gli altri. Nessun trattamento scorretto, nessun trattamento di favore.
– Cosa  ne pensi dell’aumento delle quote rosa nel motorsport? Servirà la F1 Academy per portare una donna in F1?
Sono veramente contenta di vedere sempre più ragazze approcciarsi al motorsport, e di vedere come stiano nascendo sempre più iniziative a favore di questa cosa. Non so se sarà la F1 Academy a portare una donna in F1, o se sarà qualcos’altro, ma sono piuttosto fiduciosa che una donna ci arriverà in tempi non troppo lunghi.
– Progetti per questa stagione?
Il progetto per questa stagione è quello di continuare come abbiamo chiuso la scorsa, ovvero Rally in Circuito a bordo della Skoda Fabia R5, ai quali accompagneremo rally su strada e qualche gara del campionato italiano RallyCross. Tra poco annunceremo nel dettaglio le gare a cui parteciperemo, ma posso darvi un piccolo spoiler: la prima gara della stagione sarà il Motors Rally Show a Castelletto di Branduzzo il 4/5 Marzo.
– La tua più grande vittoria e un tuo sogno da realizzare
La mia vittoria più grande è stata aver reso orgoglioso mio padre per tutti i sacrifici che ha fatto per me. Il mio sogno ancora da realizzare è qualcosa su cui sto già lavorando: far diventare questa mia gran passoine in un lavoro.
Ringraziamo Jenni Sonzogni per essersi raccontata a Wheelsandheels augurandole buona fortuna per questa stagione 2023 ai nastri di partenza
Anna Mangione

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